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Grifo Basket Imola 1996 ASD - La presentazione di Coach Luca Pietrantonio

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21/06/2023

Ho poi conosciuto da fuori "l'ambiente Grifo", da cui ho avuto l'impressione che sia un ambiente vivo, con tanto entusiasmo riversato da chi lavora per la societa'.

A questo punto solo un pazzo poteva accettare di fare il pendolare Casalecchio - Imola per allenare in serie D, lavorando anche durante il giorno. Ma la pazzia c'è ed e' unita ad entusiasmo e passione, da cui è agevole anche la scelta piu' ardua. Quindi eccomi qui "nell'ambiente Grifo".

Che cosa ti aspetti da quest'annata?

Premetto che odio i proclami, odio chi lancia "bombe". Mi piace abbassare la testa e lavorare in silenzio, per apparire il meno possibile.

Mi aspetto di far migliorare l'ambiente dove sono, che  la societa' sia sempre piu' corpo unico (al nostro livello tutte le squadre giovanili devono sentire come loro la prima squadra senior, ma anche viceversa).

Gli atleti che alleno devono migliorare, migliorare sia tecnicamente (non sono mai stato un mega giocatore, ma al mio livello ho dimostrato di poter migliorare fino all'ultimo anno giocato) sia umanamente (un giocatore forte che pensa solo a se' stesso, con me fa fatica a coesistere).

La parola "IO" non si deve sentire in uno sport di squadra, esiste la parola "NOI": l'esigenza e' solo per il bene della squadra... cosa posso fare IO per il bene della squadra e' la sola domanda che dovra' assillarci.   

Sul campo dobbiamo essere compatti. Credo nel vero equilibrio, tutti devono sapere o sapere immaginare cosa sta per fare un compagno. Sono un amante dell'organizzazione.

Amo la difesa ferrea, volta a essere proattivi (la difesa passiva, da furbo e speriamo sbagli il tiro da fuori, non fa per me), da cui speriamo possano nascere molti contropiedi.

In attacco l'organizzazione prevede un tema, poi voglio che i giocatori ci mettano del loro, se possibile non inserirò schemi fissi, per capirci.

Non credo nella tattica, specie se la squadra sara' giovanissima. Penso che noi dobbiamo giocare indipendentemente dagli avversari e cercare di mostrare quanto sappiamo fare.

Sono un fanatico della ricerca del miglioramento tramite i fondamentali; gli allenamenti hanno questa componente come tema dominante (sara' la prima difficolta' con gli atleti, so che spesso non sono abituati), perché credo che sia il modo per migliorare nel lungo termine.

Se tutti i giocatori migliorano gradualmente si possono fare grandi risultati. Cerco di riportare al basket anche fondamentali che, ahime', si sono persi nel gioco moderno; gioco spalle a canestro, non solo del lungo, e soprattutto palleggio arresto e tiro.

Come saluti i tuoi nuovi tifosi?

Ai tifosi dico di sostenere la squadra finchè lotta. Dico di aiutarci a migliorare, capendo che il risultato conta, ma conta di più l'atteggiamento e la coesione. Se perdo la partita dormo male, sia chiaro, ma non vorrei mai vincere senza aver lottato e dimostrato il mio ed il nostro valore.

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