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È partito 'PEDALANDO, movimento di resistenza al PARKINSON'

quando lo sport è mezzo per diffondere cultura scientifica.

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21/07/2023

È partito 'PEDALANDO, movimento di resistenza al PARKINSON'

 

Il 19 luglio è partito "Pedalando, Movimento di resistenza al Parkinson", la prima edizione di una manifestazione di cultura sociale attraverso lo sport che ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema del morbo di Parkinson, 650km in nove tappe, con un particolare "dopo-tappa" consistente in un meeting serale con il quale portate emozioni, esperienze personali e testimonianze scientifiche. Perché, come recita il motto paralimpico "Il cambiamento comincia dallo sport", essendo esso motore e catalizzatore di un nuovo modo di vedere le cose.

 

"Pedalando" ha preso il via dal Comune di Sant'Urbano, nella bassa padovana e, nella prima delle tappe che porteranno i protagonisti fino a San Giovanni Rotondo (Foggia), ha attraversato il territorio della provincia di Ferrara fino a Comacchio dove, presso l'Holiday Village Florenz del Lido degli Scacchi, si è svolto il primo partecipato incontro, che andiamo ora a raccontarvi, dopo aver trascorso con loro anche parte del percorso per capire meglio quale fosse lo spirto della carovana, un clima disteso e festoso nonostante il grande caldo, con l'entusiasmo che la pratica motoria e sportiva è solita riuscire a trasmettere.  

 

Partiamo dai protagonisti di questa impresa Lorenzo Sacchetti e la moglie Raffaella: "Il Parkinson mi ha cambiato la vita, ma non è riuscito a portarmi via il coraggio e la forza di volontà. Quelli, con l'aiuto di Raffaella (moglie e caregiver), sono riuscito addirittura a rafforzarli. L'intervento chirurgico al cervello (DBS) mi ha rimesso in piedi. Tuttavia, è necessario trovare elementi di stimolo continuo per reagire alla malattia, all'isolamento, alla solitudine, alla vergogna e allo stigma. Movimento fisico, educazione e conoscenza per la diagnosi precoce, socializzazione contro l'isolamento. Si tratta di un insegnamento molto importante che voglio mettere a disposizione dei miei colleghi di sventura." ha dichiarato Lorenzo, mentre la moglie ha avuto modo di ribadire l'importanza del ruolo del caregiver, sostegno emotivo che è in grado di indicare la via, che poi bisogna seguire con le proprie forze, ma dove un sostegno è imprescindibile. 

 

Ospite d'onore della serata è sicuramente Davide Cassani che, dopo aver pedalato tutta la tappa in testa al gruppo, ha avuto modo di raccontare come si è affiancato a questa impresa e come la bicicletta (e lo sport in generale) sia fonte di sollievo e "autoappagamento" anche nelle situazioni più difficili. Cassani porta con sé anche due ospiti supplementari che hanno regalato ai presenti grandi emozioni: la compagna Alessandra Fior, triatleta tornata a correre dopo aver affrontato una prova durissima, quella del tumore al seno, che ha raccontato come il triathlon sia stato il suo stimolo di resilienza e come sia importante saper chiedere "aiuto", e Fabiano Fontanelli, ex compagno di squadra, gregario di quelli fondamentali per le epiche vittorie di Marco Pantani, che da quasi vent'anni combatte contro il Parkinson in sella alla sua bicicletta. Per noi ferraresi queste storie riportano alla testa sicuramente quelle dell'indimenticato Professor Mario Testi e, nel sottotitolo del suo libro, troviamo le parole che meglio descrivono le motivazioni di questo giro: la filosofia dello sport (lui scriveva del "decathlon", ma nulla sposta) come efficace adiuvante alle cure mediche.

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