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L’Assigeco Piacenza rinnova la fiducia a coach Salieri

Avanti nel segno della continuità

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30/05/2023

In questo campionato avete conquistato l'accesso ai playoff per il secondo anno consecutivo. Hai qualche rimpianto per come è finito?

"No, non ci sono rimpianti. Quando stacchi il biglietto per la post-season vuol dire sempre che hai fatto una grande stagione, anche perché queste sono annate di transizione dove per via della riforma dei campionati ogni anno si alza il livello".

Con l'organico al completo quale pensi sarebbe stato il giusto posizionamento di questa squadra?

"Queste sono le domande che molti si chiedono ma alle quali è veramente difficile dare una risposta. Abbiamo fatto vedere sul campo di saper giocare alla pari contro le corazzate del campionato, vincendo con la Vanoli Cremona, espugnando due parquet storici della pallacanestro italiana come quelli di Cantù e Bologna, e trovando successi preziosissimi in momenti di difficoltà contro Treviglio e Latina, dove è venuta fuori tutta la determinazione del gruppo. Uno poi può dire e fare ma non c'è la riprova del campo, perciò mi tengo la positività dell'anno; qualche sogno magari è rimasto nel cassetto ma comunque personalmente sono più che contento".

Quale credi sia stata la partita dove hai visto una versione "perfetta" della tua Assigeco?

"Essendo stati costretti per tre volte a cambiare il nostro modo di giocare, cosa tutt'altro scontata ma possibile grazie alla grande applicazione dei ragazzi e al lavoro fondamentale dei miei assistenti Fabio Farina e Beto Manzo, mi piacerebbe ricordare diverse partite: nella prima parte la partita in casa con la Vanoli Cremona mi ha dato segnali veramente buoni; nella nostra seconda versione la vittoria a Cantù senza Sabatini, dove la squadra ha vinto con un'enorme personalità e qualità di gioco, e quella su Treviglio; infine nell'ultima fase, quella senza Skeens, sicuramente gli scontri con la Fortitudo nella fase a orologio ma soprattutto la vittoria nei playoff in gara-3 con Pistoia, dove tutti hanno fatto vedere l'orgoglio, il carattere e l'identità di una squadra che non ha mai mollato".

Qual è il giocatore che più di tutti ti ha sorpreso per i miglioramenti fatti in stagione?

"Tutti i ragazzi sono cresciuti tutti tanto: Miaschi ha avuto una crescita esponenziale durante l'arco della stagione, soprattutto nella seconda parte dove si è completato; gli stessi Querci e Gajic, rispettivamente al secondo e terzo anno in Assigeco, sono migliorati ulteriormente, ma anche Soviero ha avuto una trasformazione importante mostrando partita dopo partita sempre più sicurezza in campo. Sono sicuro che ognuno di loro ha ancora grandi margini di crescita".

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