Filippo Volandri in visita al Circolo Tennis Reggio Emilia

Filippo Volandri in visita al Circolo Tennis Reggio Emilia

Il capitano non giocatore dell’Italia, vittoriosa in Davis, ha risposto alle domande degli agonisti e della scuola tennis del circolo cittadino

Ospite a sorpresa al Circolo Tennis Reggio Emilia, che nel primo pomeriggio di martedì ha ricevuto la visita di Filippo Volandri, ex numero 25 della classifica ATP di singolare e capitano non giocatore dell’Italia nella vittoriosa avventura in Coppa Davis, che ha riconsegnato dopo 74 anni il titolo agli azzurri.

“Sapevamo che sarebbe arrivato qualcuno di importante, ma non ci avevano detto chi” spiega il maestro Renato Medioli. “Quando Volandri è arrivato, accompagnato da Andrea Callosi, era presente un buon numero di agonisti e di bambini della scuola tennis, che lo hanno “intervistato” con numerose domande, cui lui non si è assolutamente sottratto, rispondendo in maniera pacata e chiara”.

“Come si fa a vincere la Davis?” gli ha chiesto Gabriele Dallari, direttore del Circolo Tennis Reggio Emilia, rompendo il ghiaccio. Volandri ha risposto spiegando l’importanza della squadra, intesa come famiglia, cresciuta partita dopo partita e sottolineando come il gruppo abbia fatto la differenza sia in semifinale con la Serbia che poi con l’Australia nel match decisivo.

Tra gli altri temi trattati la vittoria con Federer agli Internazionali d’Italia di Roma nel 2007, aneddoto che diversi ragazzi non conoscevano; alla domanda sul possibile approdo di Sinner, nel prossimo futuro, al numero 1 della classifica, il 42enne livornese ha risposto “sì, non so quando ma sta bruciando le tappe” senza indugi. E a chi gli chiedesse come facesse l’atleta bolzanino a rimanere sempre così tranquillo, ha risposto: “Ci lavora molto, tutto quello che vedete è frutto di tanta dedizione, lui si alza ogni mattina per migliorarsi. Vive per il tennis”. C’è stato spazio anche per una battuta sul momento florido del tennis nazionale, dovuto anche alle donne, e Volandri ha parlato della finale della Billie Jean King Cup, oltre che della recente vittoria di Jasmine Paolini al WTA 1000 di Dubai. Da ultimo, una considerazione non banale: “I campioni che in tanti hanno visto in televisione sono ragazzi normalissimi, come voi, nati in un circolo e che hanno dato retta ai loro maestri completandosi dal punto di vista tecnico, mentale e fisico, perché oggi un tennista deve essere un atleta a 360 gradi. Tutto si può allenare, tutto si può migliorare, basta volerlo”.

Ufficio Stampa - Circolo Tennis Reggio