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Cassino vs Tiger Forlì 84-83

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15/01/2017

Cassino vs Tiger Forlì 84-83

Quando a tre secondi dalla sirena Ernesto Birindelli ha insaccato la bomba del più 1 per Cassino lasciando tutti di pietra, Di Lorenzo ha avuto la lucidità e la freddezza di chiamare il time out. Il coach ha disegnato sulla lavagnetta la rimessa da eseguire e Rombaldoni, autore di una partita da incorniciare, ha voluto sottolineare: “abbiamo tutto il tempo per fare il movimento”. Con le due indicazioni date dai più esperti, il gelo arancione si è trasformato in nuovo vigore. Poi il grido: “uno, due, tre, Tigers”.

Il regolamento prevede la rimessa in zona di attacco ed è Agatensi a mettere in gioco la palla. Il passaggio arriva proprio al capitano forlivese poco fuori dalla posizione di post basso. Immediatamente viene aggredito, ma lui riesce a mettere i piedi verso canestro e a disegnare una parabola che spegne ogni rumore all’interno del palazzetto di Cassino. La palla scende con una traiettoria quasi perfetta nonostante la pressione difensiva. Quasi, appunto, perché all’ultimo istante la sfera decide di incontrare il ferro regalando l’urlo liberatorio al versante sbagliato. Quello di Cassino: 84-83 (18-23, 39-47, 63-68).

Versante sbagliato: perché la Global Sistemi meritava di vincere questa durissima trasferta. Per come l’aveva preparata e per come l’aveva affrontata. Il gruppo del presidente Valgimigli non è più quello che Di Lorenzo e Catalano avevano assemblato 5 mesi fa, oggi è un gruppo in evoluzione che fa paura a tutti. Ma la terribile matricola di Forlì ha ancora un passo importante da compiere: pianificare la concentrazione e limitare ulteriormente le ingenuità.

Quel massimo  vantaggio di 18 punti (46-28) che raccontano le statistiche nel secondo quarto  i Tigers se l’erano guadagnato con un intenso gioco di squadra, sia in attacco che in difesa. E poi la resistenza alla tenace reazione dei fortissimi padroni di casa era stata tecnicamente importante. Ma concedere canestri elementari agli avversari sulla rimessa d’attacco, o perdere palla ancora su rimessa dopo un canestro subito, ecco, quello è un concetto che non passa attraverso schemi o lavagnette. Fa parte di un percorso di crescita mentale e caratteriale che dovrà avere uno sviluppo. Questa partita di Cassino, contro una delle papabili del torneo, è stata sicuramente una lezione durissima. Riguardiamola 10 volte e facciamone tesoro.

BPC Virtus Cassino: Simone Bagnoli 27 (11/17, 0/0), Duilio Ernesto Birindelli 17 (4/8, 3/6), Gianluca Valesin 12 (4/4, 1/5), Andrea Giampaoli 12 (2/3, 1/4), Stefano Poti 8 (0/1, 2/3), Maurizio Del testa 4 (2/3, 0/3), Biagio Sergio 2 (0/1, 0/2), Renato Quartuccio 1 (0/0, 0/1), Valerio Marsili 1 (0/2, 0/0), Filippo Serra 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 17 / 21 – Rimbalzi: 35 11 + 24 (Simone Bagnoli 17) – Assist: 24 (Renato Quartuccio 8). All. Luca Vettese.
Tigers Global Sistemi Forlì: Rodolfo Rombaldoni 24 (5/13, 4/6), Christian Villani 13 (3/7, 1/2), Francesco Forti 11 (1/2, 2/4), Edoardo Giovara 9 (3/7, 1/2), Giacomo Cicognani 8 (4/7, 0/0), Luca Fontecchio 6 (3/3, 0/1), Joel Myers 6 (0/1, 2/3), Luca Agatensi 3 (0/1, 1/5), Matteo Ghirelli 3 (0/1, 1/1), Andrea Bartolucci 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 9 / 10 – Rimbalzi: 26 7 + 19 (Edoardo Giovara 6) – Assist: 21 (Christian Villani 6). All. Giampaolo Di Lorenzo.
 
Marino Mambelli
Resp. Comunicazione Tigers Forlì
 

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