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Reggio Calcio, psicologia e comunicazione per restare al top e confermarsi in Elite

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06/02/2024

Reggio Calcio, psicologia e comunicazione per restare al top e confermarsi in Elite

Lo psicologo Silvio Gianandrea (a sinistra) e alcuni ragazzi impegnati in un laboratorio (a destra)

La Reggio Calcio, in quanto Scuola calcio Elite, da ben sei anni, per mantenere tale status, oltre a rispettare determinati parametri legati all’attività sportiva proposta, alle qualifiche degli istruttori e all’impiantistica, deve anche proporre corsi di formazione finalizzati alla crescita dei ragazzi.
A tal proposito la società del presidente Giulio Cigarini ha optato per un percorso formativo a livello psicologico, ideato dallo Psicologo dello sport Silvio Gianandrea di SkillMindSport, che collabora da tanti anni con la società di via della Canalina.
“Si tratta di un doppio percorso formativo a mio avviso molto interessante – spiega il dott. Silvio Gianandrea – che va a toccare aspetti che a volte vengono trascurati e che invece sono fondamentali. Per quanto riguarda l’osservazione del livello di comunicazione da parte degli allenatori sarò io stesso ad andare sul campo ad osservare come gli allenatori trasmettono i loro concetti ai ragazzi, come li correggono, come interagiscono con loro per sostenerli se sbagliano o premiarli se fanno bene e via dicendo. In quel contesto sarà mio compito correggere eventuali anomalie, in modo da creare un vero e proprio percorso formativo al termine del quale l’allenatore sarà più consapevole dei propri mezzi, di come parlare ai ragazzi e di come gestire le loro emozioni. Al termine di ogni osservazione avrà luogo un debriefing finale per un confronto con i mister con l'obiettivo di ottimizzare la comunicazione verbale e non verbale di ogni allenatore”.
“Per quanto riguarda i ragazzini della Scuola calcio, quindi i per bimbi nati negli anni 2013 e 2014, creeremo dei laboratori sulle emozioni, proponendo una stazione in campo proprio per l'alfabetizzazione emotiva. In pratica, si utilizza lo strumento del gioco, quindi in campo, per dare competenze specifiche e autoconsapevolezza ai nostri ragazzi. Per quanto riguarda invece i ragazzi del 2011-2012 stiamo procedendo col proporre uno “scudo di squadra” che una sorta di “team building” fuori dal campo per lavorare sulla parte comunicativa e organizzativa della squadra. In pratica, devono elaborare uno scudetto dove, in un riquadro devono inserire il ricordo più bello della stagione a livello sportivo, per quanto li riguarda, dall’altra parte un motto, per poi disegnare anche uno scudetto, che non deve essere quello della Reggio Calcio, ma uno scudetto proprio nel quale i ragazzi si possano riconoscere. Oltre a questo proponiamo anche un laboratorio sugli obiettivi, proprio per lavorare sulla coesione della squadra, dando un obiettivo comune e fare porre anche un obiettivo che sia raggiungibile per i ragazzi, che andrà poi a stimolare una reazione in grado di alimentare l’autostima l’autoefficacia e la motivazione. Infine – conclude Giannandrea - per il Settore giovanile verrà proposto un laboratorio sull’ansia, cognitiva e somatica, dando strumenti pratici ai ragazzi volti gestire il proprio grado di attivazione”. Il tutto prenderà il via nei prossimi giorni.

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