FalkGalileo irriconoscibile, il Cibeno ringrazia e ne fa tre

Gara senza storia. Il fanalino di coda Cibeno si aggiudica con pieno merito una gara dominata sotto tutti gli aspetti e in ogni zona del campo. I falchetti, che vantavano una scia di sei gare utili, non sono mai entrati in partita (neanche un tiro in porta se si esclude il rigore sbagliato da Arcuri), lenti a centrocampo, confusionari in difesa e in attacco. Le cose per i padroni di casa si sono messe male subito: da un calcio d’angolo, Frau colpisce di schiena la palla ingannando il portiere Scalabrini. La Falk non reagisce e il Cibeno potrebbe arrotondare prima con Calabrese, che brucia Marini e tira debole a lato, e poi con Aieta che cicca da pochi metri una sfera più che invitante. Lo 0-2 arriva al 41’: solita palla persa dai padroni di casa al limite della propria area, tiro di Magri in area e deviazione di un difensore fatale per Scalabrini. La prima frazione si chiude con ancora il Cibeno in attacco (palla gol sprecata da Calabrese). Nella ripresa la Falk prova a spingere, manda in campo tra gli altri giocatori esperti come Migliaccio e Carvisiglia, ma non ci sono idee e, a parte qualche mischia, gli ospiti non corrono pericoli. Anzi, su una ripartenza chiudono di fatto la gara al 67’ con un tiro da una ventina di metri di Luppi che si insacca all’incrocio. Per completare la frittata i falchetti sprecano anche il rigore concesso dall’arbitro Petronilla di Parma al 77’ (Arcuri se lo fa parare dal portiere Patrocli) e subito dopo lo stesso Arcuri viene espulso assieme al difensore De Laurentis per una serie di reciproci colpi proibiti. Domenica nerissima per i padroni di casa. Seconda vittoria stagionale per il Cibeno.