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Carpegna Prosciutto Pesaro vs Virtus Segafredo Bologna - Il prepartita di Coach Banchi

16/03/2024


Carpegna Prosciutto Pesaro vs Virtus Segafredo Bologna -   Il prepartita di Coach Banchi

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LBA, 23^ giornata | Il prepartita di Coach Banchi: “Pesaro squadra dal grandissimo potenziale offensivo. La prima di 4 gare consecutive in trasferta”

 

Carpegna Prosciutto Pesaro vs Virtus Segafredo Bologna. Palla a due domani, domenica 17 marzo, ore 19.00 Vitrifrigo Arena (Pesaro).

Diretta: DAZN e Radio Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: M. MAZZONI – A. PERCIAVALLE – D. QUARTA

Indisponibili: Devontae Cacok e Daniel Hackett.

Le parole di Coach Banchi alla vigilia della trasferta di Pesaro: “La Carpegna Prosciutto Pesaro ha un organico dal grandissimo potenziale offensivo che, grazie anche all’innesto dei recenti nuovi arrivi, coach Sacchetti sta forgiando su caratteristiche affini al basket che predilige. Conosciamo molto bene questa arena e la speciale atmosfera che si creerà domani, entrambe le squadre avranno l’urgente bisogno di ottenere un successo che possa alimentare le rispettive ambizioni di classifica. Per quanto ci riguarda questa gara aprirà un ciclo di 4 partite consecutive in trasferta, dove mostrare continuità e concentrazione, che ci permettano di sfruttare al massimo il nostro gioco. “

400 volte Pajola

 

 Con la canotta griffata Segafredo ha fatto più di tutti: uno scudetto, tre supercoppe, due coppe europee, oltre alla rinascita dalla A2 e toccherà le 400 presenze ufficiali in maglia Virtus proprio al cospetto del club sportivo più importante del mondo, il Real Madrid.

Non poteva chiedere di meglio Alessandro Pajola, anconetano classe 1999, odierno alfiere su cui già si possono srotolare dall’album dei ricordi gloriose memorie bianconere. Fin da quelle finali nazionali under 15 con la Stamura Ancona in cui debuttò proprio contro le Vu Nere. Fu il primo approccio verso un mondo che nel 2015 lo avrebbe accolto a braccia aperte, facendolo debuttare, appena arrivato, alla prima giornata di campionato proprio nel derby d’Italia contro l’Olimpia. Capitato sempre in buone compagnie, certo, che però non l’avrebbero tenuto così a lungo se avesse bluffato, se ancora sedicenne non avesse fin da subito mostrato la faccia giusta per entrare nella mischia. Utile più che divo, solido più che social, Pajola ha sempre consegnato alla Virtus impegno, sudore, difesa, altruismo ma anche gol importanti. Senza ansie nemmeno quando nel suo ruolo furono presi Teodosic e Markovic, ingombranti figure che avrebbero annullato molte personalità, specialmente di un giovane. Ma non la sua. Senza mai pensare di aver conquistato Samarcanda, Pajo uscì da quell’esperienza con qualcosa in tasca che vale più dei numeri, issandosi semmai su qualche nuova certezza: il senso di sentirsi parte del sistema, dentro uno stile che al colpo ad effetto ha sempre anteposto la concretezza.

Diventato nel frattempo quarto assistman all time del club in seria A, al petto s’è appuntato pure qualche medaglia personale: in campionato quelle di miglior under-22 e miglior difensore, in Supercoppa quella di MVP. Il basket è un gioco bello perché è logico, ma diventa stupendo quando svela arcani illogici, che il “cinno” di Ancona, nel frattempo diventato uomo, porta avanti da 9 anni nel mondo Virtus.

 

Area Comunicazione e Stampa

Virtus Segafredo Bologna

Jacopo Cavalli