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Tennis

Emilia-Romagna Tennis CUP: Sabbo Caruso è più forte di ogni paura!

21/06/2023


Emilia-Romagna Tennis CUP: Sabbo Caruso è più forte di ogni paura!

Salvatore Caruso


I Challenger come l’Emilia-Romagna Tennis Cup, torneo ATP 125 organizzato da Master Group Sport in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna sui campi del Tc President a Montechiarugolo (Parma), sono uno trampolino molto prezioso per i giovani italiani con la voglia e le potenzialità per spiccare il volo nel circuito mondiale. Dai “big” come Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti alle new entry come Matteo Arnaldi, tutti sono passati dalle forche caudine dei Challenger per accumulare quei punti necessari per entrare di diritto negli Slam e nei Master 1000. La domanda sorge spontanea: tra gli azzurri presenti questa settimana a Parma, chi sarà il prossimo?

LA RINASCITA DI CARUSO – L’impresa del giorno è senza dubbio quella del siciliano Salvatore Caruso, autore dell’eliminazione di Francesco Passaro, testa di serie numero 7, dopo un match durissimo lungo due ore e trentacinque minuti. La chiave alla base di questo sentito successo è soltanto una: la capacità di soffrire. Sofferenza durante due set estremamente fisici, contro un avversario quale il perugino protagonista di un 2022 strepitoso, con un’escalation di ben cinque finali nei tornei Challenger e un balzo stratosferico nel ranking ATP di 500 posizioni in un anno, per arrivare a ridosso della top-100. La sofferenza si trasforma in resistenza allo stato puro nel momento in cui Passaro si porta in vantaggio per 4-1 al terzo set, e il risultato sembra ormai compromesso: ma con uno scatto finale d’orgoglio, ed una palla cruciale per il 3-5 annullata, Caruso ribalta la situazione e si aggiudica meritatamente la vittoria per 46 64 75. Alla fine del match il pensiero non può che andare a dodici mesi fa, quando sugli stessi campi il siciliano fu costretto al ritiro contro Alessandro Giannessi a causa di un attacco di panico, facendo spaventare un bel po’ i tanti spettatori presenti. “Cosa ho pensato entrando al circolo qualche giorno fa? – chiediamo a Caruso -. Alla finale raggiunta qui nel 2020 e non al brutto episodio dello scorso anno. Questo non significa che voglio rimuoverlo, ma in quel periodo mi sentivo fragile: per fortuna è acqua passata e sono tornato a stare bene in campo ed a divertirmi, supportato dagli amici e da chi mi sta vicino”. Quello che fino a poco tempo fa era considerato un argomento tabù, la gestione dell’ansia e dello stress, grazie alla testimonianza di atleti famosissimi che ne hanno sofferto sta diventando di dominio pubblico. Anche Salvatore Caruso ci tiene a dire la sua: “Il mio consiglio rivolto a coloro che si trovano di fronte a queste problematiche, soprattutto ai ragazzi giovani, è di non chiudersi in sé stessi, di parlarne e di farsi aiutare da dei professionisti: sono cose che possono capitare a tutti, ma si superano con l’aiuto di chi ci vuole bene”.

BONADIO E FONIO AVANTI NEI DERBY – Il derby appena raccontato è solo il primo dei quattro disputati in una giornata a forti tinte tricolori. Riccardo Bonadio ha la meglio su Luciano Darderi in una sfida che svolta nelle fasi decisive del primo set. Sul 5-5 il ventunenne di origini argentine ha ben quattro occasioni per brekkare l’avversario ed andare a servire per il set, ma si fa prendere dalla frenesia e non concretizza, terminando per perdere facilmente il tie-break e cedere di nuovo alla fine del secondo parziale (76 64). La brutta gestione dei momenti determinanti e il successivo scoramento evidenziano la striscia negativa di Darderi, alla nona sconfitta al primo turno negli ultimi dieci tornei e in palese crisi di sfiducia. Senza storia invece gli altri due incroci azzurri. Giovanni Fonio si sbarazza agilmente (63 62) di Filippo Moroni, a cui rimane il merito di aver superato contro ogni pronostico le qualificazioni ed aver battuto il numero 1 del tabellone cadetto. Non dura nemmeno un set l’avventura parmense di Edoardo Lavagno, reduce dalle fatiche del Challenger di Perugia dove ha raggiunto la finale: perso il primo parziale per 6-2, il torinese si ritira lasciando strada aperta a Stefano Travaglia. Sempre a proposito di italiani vincenti, va segnalata l’impresa nel serale di ieri di Francesco Maestrelli, autore di una splendida prestazione e dell’eliminazione dello spagnolo Jaume Munar, testa di serie numero 4 e appena una settimana fa vicino alle prime 70 posizioni nel ranking mondiale.

Master Group Sport - Ufficio Stampa