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Parte l’operazione rilancio, a Ferrara rinasce il basket

18/06/2023


Parte l’operazione rilancio, a Ferrara rinasce il basket

 

ALBUMACCO BASKET 2023come fare per averlo

Parte l’operazione rilancio, a Ferrara rinasce il basket

 

L’annuncio della società che riparte dalla serie B interregionale. Con Michelini a tracciare la rotta, Pulidori ds, Furlani e Castaldi in panca

Ferrara - Ore 17 del 15 Giugno 2023  : nella cattedrale pagana della pallacanestro ferrarese. Il palasport. La Ferrara Basket alza le vele e inizia ufficialmente quello che dovrebbe essere un lungo viaggio, sicuramente impegnativo. Si abbandona il porto, parte la navigazione nel mare sconosciuto della B interregionale. Conferenza stampa ufficiale che segna la ripartenza, dopo la scomparsa nel marzo scorso del Kleb Basket di A2. È una quarta serie, quella che attende la nuova realtà cestistica cittadina, una categoria più ricca d’insidie che di possibile gloria.

Chiamati all’ennesima rinascita, in trincea, due uomini di basket non inediti alla sfida: Andrea Pulidori come diesse, Adriano Furlani in veste di allenatore. Nel 2011 risposero alla chiamata dell’allora presidente Bulgarelli per una resurrezione resasi necessaria alla fine dell’era Mascellani. Quella glamour della serie A, dei sogni trasformati in realtà. Dodici anni fa si affrontava la Dnb, proclami di ambizione immediata e di risalita. Avvenne con qualche brivido e una prova di forza. Adesso, sulla carta, l’impresa appare anche più difficile per il numero di rivali aumentato e i posti promozione ridotti.

Assieme alla coppia ferrarese doc, un lupo di mare che ferrarese è d’adozione: Stefano Michelini. Il “Michelo” nel 1988 era coach estense in quella che rappresentava una nuova pagina da vergare, resasi necessaria dopo la fine della magica Mangiaebevi di Calamai. Michelini, dopo tante avventure, non allena più, ma indica la rotta. Sarà il direttore generale, un supervisore tecnico.

Ferrara si aggrappa al cuore, all’essenza della sua storia, per cancellare il colpo della scomparsa a metà campionato di tre mesi fa: uno scempio mai vissuto prima. A botta calda, a indignazione prevalente, s’è tentato un assalto a un titolo di B Nazionale (per regolamento in realtà acquisizione non possibile, semmai si sarebbe parlato di fusione): poi, per ragioni di budget, di operazioni tecnicamente complesse e perché comunque molto c’è da costruire, è stata scelta la strada un po’ più prudente. Il titolo sportivo è quello in dote alla Ferrara Basket del patron Giuseppe Cattani, che da subito ha aderito al progetto senza tentazioni successive. Un mosaico che è stato composto pezzo su pezzo, non senza salite e con tanto ancora da completare, dalla fondazione FeNice che fungerà da appoggio economico. Gli imprenditori associati per reperire fondi, però non direttamente coinvolti nella gestione del club.

Oltre alla triade Michelini-Pulidori-Furlani si punta su Castaldi come vice allenatore (era l’head coach della 2G nella C Gold e la promozione l’ha conquistata lui), si chiederà un aiuto in segreteria (per quanto potrà) a Nicola Branchini. Perché la categoria è dilettantistica, ma l’intenzione rimane quella di mettere in atto un valzer professionistico.

La scelta della giornata per accendere le luci non è casuale, visto che fino a domenica il palazzetto ospiterà le finali promozione per la serie A2. Il management della Lnp sarà in città, inoltre l’evento convoglierà moltissimi addetti ai lavori: per FeNice e Ferrara Basket sarà un battesimo d’eccellenza. Gran cerimoniere Riccardo Maiarelli, che oggi rappresenterà la fondazione (Stefano Calderoni è a Londra e non rientrerà in tempo) e introdurrà le linee guida. Nonché le mosse a seguire. C’è un’altra notte da far passare.

La prima grande crisi fu risolta nel 1987 da Franco Scopa, che rilevò il testimone da Mazzanti, dopo l’epoca della prima adrenalinica A2. Per l’avvocato ai blocchi di partenza era B2, subito vinta con Sassoli in panca. Altro terremoto nel 1995 con la fine della gestione Scopa (retrocessione in B2 e squadra non iscritta). Un anno dopo la risolse Pasquale Lauriola, che durò tre campionati: a un centimetro dal fallimento, ecco Roberto Mascellani, che in dodici anni timbrò l’età dell’oro. Poi, s’è detto, Fabio Bulgarelli nel 2011. Nel 2018 ha fatto capolino Francesco D’Auria e qualche mese fa Marco Miozzi ha chiuso il rubinetto. Tocca ricominciare: non la prima volta.

In ultimo, una curiosità: Spiro Leka, allenatore estense delle ultime quattro stagioni e mezza, è in contatto per poter sedere sulla panchina di Mantova in A2. Un altro candidato è Giorgio Valli, un altro che a Ferrara ha condito successi ed emozioni.

Ferrara Basket, emozioni forti Il primo vagito è adrenalinico

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Ferrara Il giorno della ferraresità. Mentre rimbomba il tifo, figlio legittimo delle finali promozione per l’A2, nella sala stampa del palasport ci si stringe. Negli affetti e fisicamente: si è in tanti. Il giorno della FeNice si sublima in realtà non tanto nei sentimenti, quanto nella nascita ufficiale della Ferrara Basket. La diversa dimensione del club: la fondaz...

 

La Nuova Ferrara

Marco Nagliati

 

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