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Pensieri e parole di inizio stagione: Luca Cesana, capitano dell’UCC Assigeco Piacenza

02/10/2021


Pensieri e parole di inizio stagione: Luca Cesana, capitano dell’UCC Assigeco Piacenza

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Le ultime ore di preseason sono abitualmente caratterizzate dal pieno crescente di adrenalina che scorre progressivamente più velocemente nelle vene. Quando il profumo del campionato si fa sempre più intenso, l’animo comincia a essere più agitato, il cuore batte a ritmi più elevati e i pensieri fluttuano verso sogni e aspettative.

I giorni della vigilia anche dalle parti del “Campus” sono sempre intensi e trepidanti indipendentemente dall’età e dall’esperienza dei protagonisti. 

Il desiderio di andare sul parquet per la prima palla a due della stagione è potente anche in Luca Cesana, pronto ad approcciare il sesto anno in A2, con la curiosità generata dalla nuova avventura abbinata a quel pizzico di consapevolezza che lo rendono uno dei leader della squadra guidata da Stefano Salieri. «Siamo una squadra giovane (quattro decimi del roster è del 2000 1ndr) che può dare del filo da torcere a tutti: i ragazzi che abbiamo sono bravi, devono crescere ma hanno ampi margini di miglioramento – spiega l’esterno comasco, 24 anni compiuti il 17 luglio, alla seconda stagione in biancorossoblu -. Come siamo? La caratteristica principale è rappresentata dall’impatto difensivo, già emersa durante le amichevoli e la SuperCoppa. In questo mese di preparazione abbiamo svolto un ottimo lavoro in palestra, sempre ad alta intensità: nessuno si è mai tirato indietro. Questo potrebbe essere un fattore importante durante l’annata, soprattutto nei momenti più impegnativi». 

Per l’Assigeco è la decima stagione in A2: obiettivo nuova salvezza? «La società non ha posto un obiettivo fisso; ha chiesto massimo impegno e la possibilità di andare più avanti possibile – risponde il capitano dell’Assigeco che ha grinta e determinazione da vendere -. Personalmente vorrei vincere ogni volta che vado in campo. Anche in SuperCoppa mi sarebbe piaciuto poter andare avanti ma qualche problema fisico ha frenato la condizione generale e non ci ha permesso di rendere come avremmo potuto. Se devo osare comunque, mi metto come obiettivo il possibile ingresso nei playoff». 

L’ufficializzazione della firma di Dada Pascolo può dare un contributo? «E’ un giocatore bravo e con esperienza, oltre a essere un ragazzo super: la sua presenza aumenta la consapevolezza e la fiducia di un gruppo “verde”. Si è inserito benissimo nel gruppo, fin dall’inizio quando era semplicemente “aggregato” alla squadra – sottolinea il giocatore cresciuto nel vivaio di Cantù -. La società ha fatto uno sforzo incredibile. Averlo con noi può aiutarci a replicare il rendimento della sorsa annata, iniziata da sfavoriti: quest’anno desideriamo poter fare ancora meglio». 

Il tuo ruolo in campo cambia ancora. «Rispetto all’inizio della passata stagione, quando agivo da play, in effetti si modifica perché giocherò più da guardia, come fatto nella seconda parte dell’anno scorso. Giocare da play mi è servito per migliorare la capacità di lettura del gioco e capire meglio i ritmi oltre alla gestione del pick&roll. E’ stato importante sotto tutti i punti di vista. L’intensità in difesa poi non può mancare, per me come per tutti. Devo ringraziare il coach Stefano Salieri che mi è stato vicino dall’inizio della preparazione aiutandomi tanto e il presidente Franco Curioni per avermi concesso ancora fiducia».

Com’è questa nuova A2? «Il nostro girone è composto da club di grande livello tecnico, con punte come Pistoia, Treviglio e Udine: tre semifinaliste della SuperCoppa sono avversarie di regular season. Il gruppo è quindi molto competitivo: situazione difficile ma anche di stimolo per puntare a dare il massimo e fare bene. E’ il sesto anno in questa categoria, il livello fisico e tecnico è cresciuto parecchio: serve tanta energia per stare sul parquet. Nel mio ruolo di capitano cercherò anche di dare una mano alla squadra aiutando pur ei più giovani».

E’ il tuo secondo anno anche come abitante di Codogno. «Abbiamo passato tutti un periodo non semplice ma mi trovo molto bene sia con il club che con in città: Codogno è una città viva e interessante. La struttura del “Campus”, a 5 minuti di strada dalla casa dove abito, è poi perfetta; hai veramente tutto a portata di mano e sei nelle condizioni migliori per svolgere nel migliore dei modi il tuo compito. Cosa po’ volere di più un giocatore?».

 

Ufficio Comunicazione e Stampa

UCC ASSIGECO PIACENZA