Stampa questa pagina - Chiudi


Basket | Nazionali | Serie A

Ramagli: “Serve una risposta dopo la brutta prova con Cantù”

17/12/2017


Ramagli: “Serve una risposta dopo la brutta prova con Cantù”

Alessandro Ramagli, alla vigilia della sfida alla Fiat Torino (domani, domenica 17 dicembre, alle ore 12 al PalaDozza), è un uomo tranquillo. Sa cosa ci si aspetta dalla sua Virtus Segafredo, sa cosa chiedere ai suoi giocatori e ha fiducia nel percorso di avvicinamento della squadra. E’ stata una settimana delicata, in cui la proprietà ha fatto sentire, forte e chiara, la sua voce. In campo, il timoniere bianconero ha registrato buone vibrazioni, e su questa certezza va incontro ad una squadra solida che arriva da una vittoria casalinga prestigiosa contro Milano.

 

“La Fiat Torino è una squadra molto forte, atletica e profonda, ha talento tecnico e fisico, che arriva anche da una panchina lunga ed esperta. Dunque ne uscirà una partita complessa, in fon do a una settimana delicata dalla quale, tuttavia, ho tratto conclusioni eccellenti. Ci siamo scossi da un certo nervosismo che ci aveva preso immediatamente dopo la partita con Cantù, e ne sono usciti giorni di allenamento intenso e ben fatto. Ma del resto in queste ultime settimane abbiamo sempre fatto passi avanti in palestra”.

 

“L’intervento della proprietà, in settimana, è stato importante. Se chi ha il controllo anche finanziario di un club decide di intervenire, vuol dire che c’è bisogno di farlo. E questo ci responsabilizza ulteriormente. Dobbiamo riuscire a giocare con la testa sgombra, leggera, senza troppi pensieri. Ci occorre serenità, come ci ha ricordato la società. Il nostro è un mestiere meraviglioso, ma la serenità è alla base di tutto, soprattutto quando qualcosa non è andato come ci aspettavamo. Ad inizio stagione abbiamo dimostrato di saper giocare, e anche molto bene. Parlo del lavoro in palestra, parlo delle cose di campo, dove ho visto molta qualità. Lavoriamo bene, ma evidentemente qualcosa ci blocca in partita, e questo blocco dobbiamo riuscire a farlo sparire”.

 

“Non so se si possa parlare di partita-chiave. Per me lo era quella di Cremona, poi a Cantù abbiamo giocato la partita peggiore della stagione. Non abbiamo avuto continuità. Se non è una partita-chiave, dobbiamo comunque dare una risposta positiva dopo quanto si è visto contro Cantù”.

 

“La serenità si ritrova concentrandosi sul campo, con coraggio, prima di tutto essendo competitivi in difesa.  Se riusciamo in questo, possiamo anche permetterci qualche errore in più. Sembra una frase fatta, ma è così, Abbiamo lavorato molto su questi concetti. Gli avversari si adattano partita dopo partita, e noi dobbiamo trovare soluzioni diverse. Domani, come con Cremona e a Desio, giocheremo contro una squadra che ama correre, e in questo caso dobbiamo attaccare nel cuore della difesa, e avere pazienza, solidità mentale, serenità”.

 

“Il mio stato d’animo? Faccio questo mestiere da trentasei anni, so come funziona, so che l’allenatore può finire al centro delle attenzioni. Le parole della società sono state significative. Accentrare le responsabilità è forse la soluzione più semplice, ma quella migliore è trovare una via d’uscita impegnandosi tutti insieme. Di responsabilità ne ho, naturalmente, ma sapendo che sono condivise riesco a trovare il giusto equilibrio”.

 

 

 

 

-- 

 

Marco Tarozzi

Media Relations

Virtus Pallacanestro Bologna