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Calcio

Montecchio piange Lino "Fideg" Gilioli. Dosi: "Ha scritto la nostra storia"

08/07/2024


Montecchio piange Lino "Fideg" Gilioli. Dosi: "Ha scritto la nostra storia"

Lino Gilioli (al centro), premiato nel 2015 dall'allora presidente della FIGC Carlo Tavecchio, per i cinquant'anni dalla fondazione dell'US Montecchio Calcio.


Con grande tristezza, l’intera comunità di Montecchio - e in particolare l’US Montecchio Calcio - piange la scomparsa di Lino “Fideg” Gilioli, storico membro della comunità della Val d’Enza e fondatore della società sportiva del paese, nel lontano 1963.
Nato nel novembre del 1931 a Montecchio, Gilioli ha fin da subito deciso di intraprendere numerose attività in favore dei giovani del suo paese fondando, nello specifico, l’Unione sportiva Montecchio Calcio, nell’estate del 1963, insieme agli amici Ilario Gabbi e Adile Montanari. Sotto la sua guida la società, partita dal più basso livello calcistico italiano, la Terza categoria, è cresciuta in maniera esponenziale, trasformandosi man mano in un vero e proprio punto di riferimento per tutta la comunità della Val d’Enza.
 
Durante il corso del tempo, infatti, la società giallorossa ha ampliato in maniera esponenziale non solo gli spazi a propria disposizione, ma anche l’offerta sportiva e il numero di tesserati. Nel 2015, ad esempio, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha conferito al Montecchio Calcio di Gilioli la stella di bronzo al merito sportivo, a celebrazione delle benemerenze ottenute dalla società durante tutti i suoi primi cinquant’anni di attività.
 
Nello stesso anno, anche il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio, ha consegnato a Gilioli una targa di riconoscimento per il cinquantesimo anniversario dalla fondazione della società giallorossa. Da lì, la crescita della società sportiva montecchiese è stata inarrestabile: prima la collaborazione con la Reggiana, poi la proficua affiliazione con l’Atalanta, fino ad arrivare, la scorsa estate, al primo, storico campionato di Eccellenza disputato dalla Prima squadra.
Tutto nel solco tracciato da “Fideg” nel 1963.
 
“Fideg è la storia del calcio montecchiese, l’icona dell’US Montecchio – dice l’attuale numero uno giallorosso, Massimiliano Palmia - senza di lui, la società non sarebbe arrivata al punto in cui si trova oggi. Con questi colori, Lino ha vestito i panni dell’allenatore, del dirigente e del presidente: insomma, ha vissuto e fatto vivere questa società per oltre 50 anni e lo ha fatto in una maniera unica”.
 
Gli stessi sentimenti li esprime anche Claudio Dosi, figura che collega direttamente Gilioli all’attuale presidente Palmia, essendo stato il secondo presidente della società giallorossa. “Per raccontare tutti gli aneddoti di Fideg avremmo bisogno di un libro. Era un uomo eccezionale che nel cuore e nella mente aveva solo il Montecchio. Spesso e volentieri rubava tempo al suo privato, alla sua famiglia, per dedicarlo alla nostra società sportiva. Per questo motivo – aggiunge Dosi – spero vivamente e credo che l’amministrazione comunale possa prendere in considerazione l’idea di intitolare il campo da gioco del “Notari” a Lino Gilioli. Quello era senza ombra di dubbio il suo campo”.
 
Dello stesso avviso è anche il vice-presidente dell’US Montecchio Calcio, Giordano Colli: “Fideg era il calcio di Montecchio Emilia: se c’è un movimento calcistico nella nostra città è grazie a lui. Siamo sicuri che mancherà a tutti, sia all’interno del mondo sportivo che alla comunità in generale”.
“Parlando più personalmente – prosegue Colli – io sono stato uno degli ultimi ragazzi ad aver esordito nella nostra Prima squadra sotto la sua conduzione tecnica e in particolare, del mio periodo con lui, ricordo con affetto la trasferta che facemmo in Ungheria, nel lontano 1988, poco prima che cadesse il Muro di Berlino: un’esperienza indimenticabile”.
 
In conclusione, il vice-presidente giallorosso tiene a specificare che: “oltre a ricordarlo quotidianamente con i nostri pensieri e a stringerci in un forte abbraccio con tutta la famiglia Gilioli, noi come US Montecchio Calcio vogliamo fare qualcosa di concreto per tenere vivo il suo ricordo e il suo impegno nei confronti non soltanto della società sportiva, ma dell’intera comunità”.
 
I funerali di Lino Gilioli, che lascia la moglie Cesarina, la figlia Gigliola, il nipote Andrea e il genero Savio, si terranno nella giornata di lunedì alle ore 15:30. La processione partirà dalla sua abitazione di via Grandi, 17, fino al santuario della Beata Vergine dell’Olmo.