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Calcio | Dilettanti | Serie D

04/07/2024



𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐏𝐚𝐠𝐚𝐧𝐢

4 luglio, giorno storico per gli Stati Uniti e per uno dei suoi figli adottivi, quell’Ignazio Cipriani che ha deciso di tornare a Ravenna, città dove è nato e a cui si sente legato, per scrivere una nuova pagina nel libro della società giallorossa.
Nella sala consiliare del Comune, il sodalizio si è presentato a stampa e tifosi, tutti molto curiosi di ascoltare le voci delle parti chiamate in causa.
𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐄
Le prime parole sono state dell’assessore allo sport, Giacomo Costantini, che ha sottolineato come “già dai colloqui preliminari, Ignazio Cipriani ha subito dimostrato grande voglia di buttarsi in questo progetto e ciò ci ha fatto capire la bontà e la serietà dei propositi del suo gruppo”. Anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, spende affermazioni importanti: “Cipriani è mosso da due motivazioni fondamentali, la passione per il calcio e il grande amore per la nostra città. Ma non c’è solo questo: dietro alla sua figura e a quella del suo staff vive un’idea imprenditoriale e finanziaria ben delineata nel progetto sportivo. Come amministratori, però, siamo consapevoli della assoluta centralità che riveste il legame con il territorio, per cui occorre il sostegno della comunità ravennate, sia quella economica che quella sportiva. C’è bisogno di più impianti calcistici in città e di coinvolgere le realtà locali, non per ultimo il calcio femminile. Ci dobbiamo credere tutti, condividendo insieme gli ambiziosi obiettivi che il nuovo Ravenna F.C. vuole centrare”.
𝐂𝐈𝐏𝐑𝐈𝐀𝐍𝐈
Le prime parole del neo-presidente giallorosso, visibilmente emozionato: “Vivo a New York da 24 anni, ma qui a Ravenna mi sento a casa perché è la città in cui ho le mie radici e dove mi sono sposato. Come ho già detto nel comunicato uscito due settimane fa, i motivi principali che mi hanno spinto in questa sfida sono la passione per il calcio e l’amore incondizionato per Ravenna. Il brand Cipriani e il Ravenna F.C., con l’ingresso di Nike come sponsor tecnico, insieme al restyling del logo societario, sono la combinazione migliore per cercare di portare la squadra ai massimi livelli; è questo l’impegno che mi assumo e che voglio condurre a compimento”. Il presidente, a latere della propria presentazione, ha riferito che si avvarrà del fondo di investimento creato da Niccolò Maisto, ideatore di Faceit, nota piattaforma di gaming venduta al gruppo saudita PIF, ricavando un utile di 1,5 miliardi di euro, per sviluppare l’attività di scouting sui giocatori, fondamentale per una società che vuole guardare al futuro partendo dalle fondamenta.
𝐁𝐑𝐀𝐈𝐃𝐀
In carica come vice-presidente, professionista che non ha bisogno di presentazioni. “Ringrazio Ignazio e i suoi collaboratori per avermi coinvolto in questo ambizioso progetto, a cui aderisco con entusiasmo e convinzione. Credo che una città come Ravenna, a fronte di tante realtà più piccole che hanno conosciuto palcoscenici importanti, debba assolutamente puntare in alto. Il primo anno sarà forse il più complicato, ma arriveremo: di questo ne sono sicuro”. Braida non nasconde di aver già fatto conoscenza, in passato, col calcio ravennate: “Ai tempi della presidenza Corvetta – dice l’ex Milan e Barcellona -, grazie anche alla profonda amicizia che avevo (ed ho ancora) con Beppe Marotta, allora DS giallorosso, feci in modo di favorire il trasferimento di Christian Vieri a Ravenna (serie B, stagione 1993-94, N.d.A.). Questa città è meravigliosa ed ha tutto per sbocciare anche nel calcio; confido molto nel nostro direttore sportivo, Davide Mandorlini, che sta allestendo una rosa competitiva per una pronta risalita. La mia missione è quella di portare a Ravenna calciatori di caratura tecnica ed etica perché lealtà e correttezza sono i valori su cui fondare una filosofia sportiva vincente. Questo già a partire dal settore giovanile, che deve essere il cantiere in cui dobbiamo educare i nostri ragazzi, facendo loro capire l’importanza della scuola e dell’impegno, elementi essenziali senza i quali non si può pensare di crescere anche nello sport. Io ci credo e sono convinto (mentre lo dice, Braida guarda verso i tifosi, assiepati subito fuori la sala consiliare) che, tutti insieme, raggiungeremo i grandi traguardi che il presidente ha annunciato”.
𝐒𝐂𝐎𝐂𝐂𝐎 𝐞 𝐌𝐀𝐍𝐃𝐎𝐑𝐋𝐈𝐍𝐈
Rispettivamente direttore generale e direttore sportivo, vengono incalzati sul tema dello stadio e su quello del mercato. “Abbiamo tre linee guida – afferma Scocco – che sono il passato, il presente e il futuro. La prima, poggia sulle basi solide che ereditiamo e vogliamo mantenere; la seconda e la terza su maggiore efficienza e professionalità. Partiremo dalle risorse professionali che abbiamo in casa, elevando lo standard operativo e creando ambienti innovativi in città. Ottimo, in questo senso, il legame quadriennale con Nike, utile a fornire ai nostri tifosi qualità e prodotti di altissimo livello”. Incalzato sull’opportunità di costruzione di un nuovo impianto in sostituzione dello stadio attuale, il direttore generale è stato sibillino: “Sicuramente, nel breve e medio termine, ci sarà un restyling del “Benelli”, concetto che abbiamo già condiviso con il Comune: implementeremo i punti ristoro, creeremo una zona ospitalità e ammoderneremo la tribuna Corvetta e la curva Mero (lavori ultimati per l’inizio del campionato). Il progetto di uno stadio nuovo, al momento, non è in programma; passo dopo passo, svilupperemo quanto di buono verrà a configurarsi ma, come detto pocanzi, la priorità è sistemare l’impianto cittadino”.
Davide Mandorlini, ultimo in ordine di interventi, ma non di importanza, illustra le strategie tecniche e le prossime mosse per rinforzare la squadra: “Sono molto emozionato e grato ad Ignazio, con cui condivido anche un profondo rapporto di amicizia, per questa avventura. Ho giocato a Ravenna, conosco il valore della piazza e le richieste dei tifosi, per cui cercherò di allestire una rosa competitiva e pronta a tentare subito la scalata di categoria. Le conferme dei calciatori più forti, che nello scorso campionato hanno fatto benissimo, sono un passaggio fondamentale, unitamente agli innesti che stiamo apportando; non è stato semplice cercare di trattenere i nostri giocatori under, molto richiesti in serie C e ciò, se da un lato dispiace, dall’altro dimostra la bontà del lavoro prodotto dalla precedente gestione tecnica. Mister Antonioli guiderà una squadra all’altezza e sono convinto che farà bene”. Una battuta anche sulla Ravenna Academy: “Abbiamo apportato un paio di innovazioni: un nuovo responsabile per la parte agonistica ed un altro per quella non sportiva e più ore di allenamento per i nostri ragazzi. Vogliamo che Ravenna e il Ravenna diventino la prima scelta dei giovani del territorio, che devono ambire a venire qui e a giocare per questi colori”.
“I tifosi sono come i clienti di un ristorante: se la squadra e le strutture sono forti, i supporters vengono sempre più numerosi allo stadio, così come un buon locale attrae e riporta ai propri tavoli le persone”. Con questa similitudine, il presidente Cipriani chiude, fra gli applausi, una conferenza stampa che, da un lato, ha avuto il pregio di far conoscere ai presenti i nuovi protagonisti del calcio cittadino, dall’altro ha lasciato ancora diverse curiosità a tifosi e addetti ai lavori che, a questo punto, non vedono l’ora di apprezzare il nuovo Ravenna targato Ignazio Cipriani.