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A|X Armani Exchange Milano - Virtus Segafredo Bologna : 94-84

17/04/2021


A|X Armani Exchange Milano - Virtus Segafredo Bologna : 94-84

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A|X ARMANI EXCHANGE MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: 94-84

(Q1 27 – 18; Q2 53 – 39; Q3 70 – 65)

A|X ArmaniExchange Milano: Punter 4; LeDay 21; Moraschini; Rodriguez 2; Biligha 4; Cinciarini 5; Delaney 11; Shields 35; Brooks 2; Hines 7; Datome 3; Wojciechowski NE.

Coach: Messina

Virtus Segafredo Bologna: Deri NE 6; Belinelli 15; Pajola 2; Alibegovic 18; Ricci 3; Adams 2; Hunter 9; Weems 6; Teodosic 15; Gamble 9; Abass 5.

Coach: Djordjevic

Arbitri: Carmelo PATERNICO’, Lorenzo BALDINI e Guido GIOVANNETTI.



La partita.

La Virtus lotta nel secondo tempo, dopo tante difficoltà nei primi 20′, recupera da -14 ma alla fine la vittoria va a Milano. Non bastano i 15 punti a testa di Teodosic e Belinelli.

I primi punti sono di Belinelli dalla lunetta ma poi Milano con Shields trova in transizione l’11-2. L’ex Trento è il principale terminale offensivo per l’Olimpia e con 9 punti guida i padroni di casa alla doppia cifra di vantaggio. La Segafredo prova a scuotersi con l’ingresso di Hunter e Abass, che segna il -6 dall’arco. Cinciarini e Datome rispondono con la stessa moneta e i primi 10′ si chiudono sul 27-18. Alibegovic è un fattore in avvio di secondo periodo con 7 punti in fila, poi Weems dalla lunetta scrive il -5 (31-26 a 6′ dall’intervallo). La Segafredo è imprecisa dalla lunetta, Shields dall’arco è infuocato e in un amen Milano torna sul +11, dal possibile -4 bianconero. Milano non si ferma, Punter segna il +16 e costringe Djordjevic al timeout. L’Olimpia abbassa un po’ le percentuali dal campo, la V ha un sussulto nel finale di secondo quarto: Alibegovic (16 punti nei primi 20′) segna dall’arco, Gamble chiude un gioco da tre punti ma Shields (20 nel primo tempo) ancora dall’arco fa male alla difesa bianconera e si va al riposo sul 53-39. 5-0 di parziale Vitus al rientro dagli spogliatoi; Milano segna due punti nei primi 3′ e la Segafredo, con la penetrazione di Teodosic, arriva a -5. Hines e Shields ridanno sotto ridà linfa all’attacco dei padroni di casa. Dal possibile -3 la Segafredo sprofonda nuovamente a -12. La Segafredo è sicuramente più concentrata rispetto ai primi 20′, forzando in difesa le conclusioni dell’attacco dell’Olimpia che segna solo 17 punti nei terzi 10′. Teodosic in penetrazione chiude il terzo periodo sul 70-65. LeDay apre l’ultimo quarto dall’arco, Belinelli risponde allo stesso modo e il vantaggio di Milano si mantiene sui 5 punti (75-70 dopo 3′ di ultimo quarto). Teodosic risponde a Shields, poi è ancora il serbo a segnare il -3. Cinciarini in penetrazione riporta punti nel bottino dei padroni di casa ma dall’altra parte Teodosic dalla lunetta fa 3/3 e scrive 83-81 a tre giri di orologio dalla fine. Weems sbaglia dall’arco, LeDay segna il +6 in tap-in, poi Weems si rifà sempre da tre punti e a 80″ dalla fine è 87-84. Dall’altra parte, dopo una buona difesa bianconera, Shields segna da tre con il fallo e di fatto chiude i giochi. Finisce 94-84.

 

 

Le parole di Coach Djordjevic nel post gara: “Non so che dire. Le due facce di una squadra. Si chiede sempre di giocare con orgoglio e coraggio. Se quello manca non c’è nulla da dire. Hai l’opportunità di giocare contro Milano, la squadra migliore in Italia, la partita si deve giocare col coltello tra i denti. Ma i denti prima li devi portare in partita, se no è una dentiera che hai lasciato a casa, e non è la prima volta, ultimamente. Sono avvelenato: da quando sono arrivato in questa società ci metto la faccia, il mio nome, la personalità, quello che so – poco – da allenatore, però non posso andare contro qualcosa che sento profondamente mio e giusto da dire. Così non si gioca. Il nostro atteggiamento fisico e difensivo… malissimo nel primo tempo, e nel secondo tempo un’altra faccia della squadra che giocava con coraggio. Competere e dare il meglio di te… ma bisogna farlo, perchè è il tuo lavoro. Io sono giocatore e il giocatore deve portare quella cosa lì. Altrimenti parliamo di tiri liberi sbagliati, di 15 palle perse buttate in prima fila, seconda e anche terza, il tutto perchè non c’è il gioco, il sistema di qua e di là. Balle!”
Area Comunicazione e Stampa
Virtus Segafredo Bologna
Jacopo Cavalli