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Basket

Basket: le squadre riemerse da poco in Serie A

28/08/2020


Basket: le squadre riemerse da poco in Serie A

Mancanza di finanziamenti, strategie sbagliate, allenatori non in sintonia con i giocatori: i fattori che possono contribuire alla retrocessione di una squadra sono molti e si vedono in tutti gli sport, non solo nella pallacanestro. Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, Universo Treviso Basket e Pallacanestro Virtus Roma sono tutte squadre dalla lunga storia, che hanno toccato con mano cosa vuol dire il famoso detto “dalle stelle alle stalle”. Tuttavia, hanno anche saputo rialzare la testa e rimboccarsi le maniche per riuscire a risalire dal fondo. Quest’anno hanno infatti tutte e tre partecipato al campionato di Serie A 2019-20 essendo state promosse l’anno precedente. Vediamo, insieme cosa è successo a queste tre squadre che un tempo erano dei colossi del basket all’italiana.

 

 

Fortitudo Bologna, che disastro

Dopo un declino per così dire “lento e inesorabile” della squadra che da tempo ormai non vinceva “come una volta”, i vertici della società ebbero a che fare con dei problemi finanziari. Nell’ottobre 2009, infatti, la Fortitudo non pagò una rata del mutuo che aveva contratto per ristrutturare il Paladrozza e costrinse dunque il Comune di Bologna a versare ben sei milioni di euro per sanare i debiti. Poco dopo, nonostante la vittoria tanto sperata contro il Forlì, acerrima nemica della squadra, la Fortitudo andò incontro a guai ben peggiori: la Commissione Tecnica di Controllo dichiarò infatti che la società non godeva dei requisiti necessari per l’iscrizione ai campionati professionistici, forzandola dunque a ripartire dai campionati dilettanti regionali. Nel 2012, la FIP inoltre ufficializzò la radiazione della Fortitudo, revocandole anche il codice di affiliazione. Da quel momento, in seguito a una serie di vicende legali, nacque la Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, che dal 2018, con un nuovo capo allenatore, general manager, molte aggiunte in campo e un main sponsor riuscì a riaffermarsi e risalire la china, arrivando a toccare con mano la massima serie della pallacanestro italiana dopo dieci anni di astinenza.

 

 

Treviso Basket: grazie lo stesso, Benetton

L’ex Pallacanestro Treviso, anche nota come Benetton Treviso fino al 2012, anno in cui la famiglia Benetton abbandonò completamente il progetto della pallacanestro professionistica, è stata a lungo una delle squadre più titolate d’Italia, laureandosi più e più volte come campionessa d’Italia e arrivando persino a giocare a livello europeo. Il sogno ebbe inizio negli anni ’80, quando vennero ingaggiati i primi giocatori stranieri, ovvero Tom Scheffler e Dave Sorenson. Poi, la costruzione del Palaverde, grazie al contributo dei Benetton, che all’epoca era motivo di vanto. Da qui partì la scalata del team attraverso degli autentici colpi di mercato, che attirarono anche l’attenzione dell’NBA, come l’acquisto di un giovane Toni Kukoč, poi passato ai Milwaukee Bucks, squadra che al 13 agosto, secondo le scommesse sul basket, è quotata a 3,75 per la vittoria del titolo sognato da tutti.
Tuttavia, in seguito al ritiro dal campionato di Serie A, la strada è stata tutta in salita e solo grazie all'iniziativa di Riccardo Pittis, Claudio Coldebella e altri ex-giocatori di Treviso è stato fondato il Consorzio Universo Treviso, per cercare di dare continuità a una società storica. Finalmente, nella stagione 2018-19, Treviso ce l’ha fatta e dopo essere stata protagonista dei play-off, è riemersa in Serie A.

 

 

La povera Pallacanestro Virtus Roma

Tra le compagini tornate in Serie A troviamo anche la Pallacanestro Virtus Roma, società di Roma fondata nel 1960. Il palmarès della compagine è piuttosto variegato: uno scudetto, una Supercoppa d'Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale e due Coppe Korać. Tuttavia, la squadra non rientrerebbe in questa lista se non le fosse successo qualcosa di drammatico. Infatti, come in molti ricorderanno, negli anni ’92 e ’93 lo scandalo di Mani pulite travolse l'Italia, e più da vicino anche l'incolpevole Virtus: l'azzeramento dei vertici societari e l'abbandono dello sponsor Il Messaggero lasciarono la società e la squadra a se stesse. Il budget, il pubblico e i risultati andarono in fumo, causando l’inevitabile retrocessione del progetto. Fortunatamente, grazie a un nuovo allenatore e roster di giocatori, il 20 aprile 2019 la Virtus Roma venne promossa in Serie A dopo quattro anni.

Naturalmente, a causa della pausa che tutti i settori sportivi hanno subito, il campionato di quest’anno ha avuto vita breve e ciò ha comportato un “congelamento” delle posizioni guadagnate dalle squadre presenti, con l’assenza di promozioni e retrocessioni. Un bene e un male, forse, ma noi ci auguriamo che queste tre squadre riescano a tornare in forma e destreggiarsi in Serie A proprio come facevano una volta.