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Umana Venezia - Segafredo Bologna 71-70 (18-20; 36-31; 52-50)

di Massimiliano De Panfilis

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05/03/2018

Umana Venezia - Segafredo Bologna  71-70 (18-20; 36-31; 52-50)

 

 

UMANA VENEZIA

Haynes 3 pt (0/3, 1/6, 0/0), Peric 8 pt (2/5, 1/1, 1/2), Bramos 8 pt (1/2, 2/5, 0/0), Tonut 11 pt (3/6, 1/2, 2/2), Daye 20 pt (3/4, 3/5, 5/7), De Nicolao 2 pt (0/3, 0/3, 2/2), Jenkins 3 pt (1/2, 0/3, 1/3), Bolpin NE, Ress NE, Biligha 6 pt (3/3 da 2), Cerella NE, Watt 10 pt (5/7, 0/1, 0/2)

 

Coach - DE RAFFAELE

 

T2: 18/35 (51%). T3: 8/26 (31%). TL: 11/18 (61%)

Rimbalzi: 39 (32d.- 7off.). Ast: 10  PP: 6  PR: 12  Valutazione: 72

 

 

SEGAFREDO BOLOGNA 

Jurkatamm NE, Umeh  24 pt (3/6, 6/8, 0/0), Pajola 7 pt (2/3, 1/2, 0/0), Baldi Rossi 1 pt (0/0, 0/2, 1/2),  Ndoja 2 pt (1/2, 0/1, 0/0), Lafayette 8 pt (4/11, 0/3, 0/0), Aradori 19 pt (6/9, 2/3, 1/1), Gentile S. 0 pt (0/1 da 3), Lawson 1 pt (0/3, 0/1, 1/4), Slaughter  8 pt (4/7, 0/0,0/3)

 

Coach - RAMAGLI 

 

T2: 20/41 (49%). T3: 9/21 (43%). TL: 3/10 (30%)

Rimbalzi: 34 (30d.- 4off.). Ast: 9  PP: 14  PR: 8  Valutazione: 66

 

 

 

 

 

 

MESTRE (VE) - Una sconfitta che fa un male lancinante quella che subisce una gagliarda Segafredo nella fredda notte in laguna, ancora una volta come all’andata un solo punto divide le due squadre e sempre a sfavore della Virtus. Questo match é stato giocato alla grande dai ragazzi di Ramagli che hanno lottato con il coltello fra i denti e hanno dovuto fare a meno anche di Stefano Gentile (oltre al fratello assente per i postumi dell’infortunio in coppa Italia) dopo poco. Nonostante questo i bianconeri hanno rimontato il disavanzo del primo tempo e si erano issati fino al +8 e poi al +2 con l’entrata vincente di Aradori: solo il gioco di prestigio e acrobatico di un superbo Austin Daye ha tolto i due punti che erano strameritati per la banda con la VuNera sul petto. Una della migliori prestazioni dell’anno (anche se la sconfitta brucia immensamente), considerando la situazione fisica (anche Baldi Rossi stava male) e strutturale. Commovente la prestazione di Umeh, leader offensivo assieme ad Aradori che sarebbero stati gli eroi di serata, assieme ad uno Slaughter enorme e un Pajola notevole, pronto per l’occasione sia in attacco che in difesa. Sarà complesso archiviare la rabbia ma sarà necessario sfruttarla per il prossimo, difficilissimo, impegno in casa contro Milano, domenica pomeriggio. Stasera vanno solo fatti elogi a un gruppo che sta dando tutto quello che ha.

 

PRIMO QUARTO - I primi attacchi finiscono sul ferro per entrambe le contendenti, é il fischiatissimo Aradori a sbloccare le marcature con un gioco da 3 punti, Daye invece apre le danze per i padroni di casa. Slaughter recupera due palloni consecutivi che vengono concretizzati da Umeh alla perfezione, con un siluro dall’arco e un contropiede chiuso appoggiando al vetro che convince De Raffaele a fermare il gioco e parlarci su. I due americani bolognesi riescono quasi a intercettare la terza palla ma la carambola permette a Daye di affondare indisturbato, la partita é veloce e intensa, Aradori e Watt si scambiano canestri e Bramos trova una tripla ben confezionata, che viene annullata da Umeh al giro successivo (9-13 al 4’). Ancora un recupero difensivo porta Baldi Rossi a tirare solo ma la palla esce, Slaughter usa di fisico ma non riesce a fermare Bramos, si vendica con un gioco da 3 punti ma il 6 lagunare é un osso duro e il duello é per palati buoni. Lafayette buca la difesa dei campioni d’Italia in penetrazione, Ndoja recupera palla su Peric prendendosi una gomitata in bocca e la Segafredo mantiene sempre il comando delle operazioni in un primo quarto giocato in maniera gagliarda, Umeh ha la mano caldissima e punisce ancora dalla distanza. Tonut ripara parzialmente la situazione per i suoi con 5 punti entrando nell’ultimo minuto, i liberi di Bramos a 3” dallo scadere fissano il punteggio del primo parziale, in cui Venezia ha sofferto la Virtus più di quello che dice il tabellone. L’ultimo tentativo di Stefano Gentile gli porta in dote una storta alla caviglia che proprio non ci voleva.

SECONDO QUARTO - Come nel primo quarto le due squadre sbagliano i primi tentativi, ci pensa Pajola con una stupenda iniziativa personale a muovere il tabellone ma la Segafredo fatica a trovare le giuste spaziature e buoni tiri. La Reyer non ne approfitta, complice anche una difesa molto arcigna dei bolognesi, Peric si vede fischiare un secondo fallo che non condivide, ma Gli orogranata insistono e una incomprensione tra Lafayette e Lawson permette un facile layup a Biligha che porta Ramagli a chiedere il minuto di pausa trovandosi ad inseguire (23-22 al 14’). Marcus Slaughter si fa largo in area ed appoggia al vetro il contro sorpasso, Watt gli rende la stessa moneta. Il capitano della Nazionale prende il controllo delle operazioni alternando cose buone a cose meno valide, trova un bel cesto ma perde un paio di palloni, Tonut spreca un paio di occasioni non per colpa sua prima di centrare una bomba che fa esplodere il Taliercio. La gara resta molto bella anche se non si segna tanto, le VuNere vengono messe in difficoltà dalla fisicità e dalle mani addosso degli avversari, un recupero con canestro di Umeh é puro ossigeno per i bianconeri, nonchè il pareggio a quota 28 con due giri di lancetta prima della pausa lunga. Daye dalla lunetta spariglia l’equilibrio e predica basket impegnandosi anche dietro, Baldi Rossi guadagna e splitta due liberi, ma l’americano, da campione quale é, segna una tripla in transizione subito dopo una di Bramos, che sono puri colpi alla mascella per Bologna. Lafayette trova due punti in azione solitaria, gli ultimi del primo tempo perché Daye si divora un assist meraviglioso di Tonut. Stefano Gentile esce accompagnato dal fratello con la borsa del ghiaccio sulla caviglia, evidenza del fatto che il suo match si é giá concluso.

TERZO QUARTO - La brutta palla persa iniziale di Umeh non é il viatico migliore per iniziare la ripresa, che continua sulla falsariga del secondo quarto, con la Segafredo a sudare sette camicie per trovare le conclusioni giuste, un semplice gioco da rimessa consente ad Aradori di infilare una tripla dal peso specifico importante, il 21 non pago replica al giro successivo e in un attimo si torna pari a quota 37. Umeh fallisce la tripla dall’angolo del sorpasso e viene punito, Daye si butta dentro trovando un canestro in percussione molto complicato, lo stesso numero 3 bianconero però si rifá con una grande linea di fondo. Watt trova due centri da sotto che ridanno margine ai veneziani, Aradori pesca il terzo fallo di Bramos prima di andare a rifiatare, Umeh serve un gioiello a Slaughter che subisce anche fallo nello scartarlo, ma Tonut é un diavolo che Pajola non riesce a contenere in tempo (45-41 al 26’). Lafayette non aiuta la causa con le proteste su un presunto fallo subito che gli portano in dote un tecnico, non paga dazio subito ma la Reyer trova la schiacciata di Peric. Marcus Slaughter gioca una gran partita, un suo canestro in svitamento da sotto strappa gli applausi e la Virtus é viva, Ndoja approfitta di uno svarione dei padroni per metterne due. Pajola fa ottime cose in difesa e trova anche un bel canestro, la Segafredo lotta con tutte le armi che ha, ed é una tripla dall’angolo di Umeh a riportare sotto i bianconeri, dopo una sfuriata di Peric, pericolo numero uno degli uomini di De Raffaele. Lawson fallisce due liberi che avrebbero significato parità, Lafayette non trova la via del canestro all’ultimo tentativo, ma il match a 10’ dalla fine é apertissimo.

 

ULTIMO QUARTO - La Virtus recupera un bel pallone che si tramuta in un libero a bersaglio di Lawson (Bologna molto imprecisa a gioco fermo), Peric si mangia un canestro giá fatto ma il giro di palla dei padroni di casa é efficace e Biligha arriva a schiacciare a due mani. Lo sforzo dei ragazzi del presidente Zanetti é notevole ma arginare Venezia a volte risulta un’impresa ardua, De Nicolao si guadagna e realizza due liberi, ma Lafayette e Pajola (con una tripla di Tabella dall’angolo) riportano l’equili a 56 con 6’ da giocare. Il giovane Pajola é parte integrante dell’attacco che, in assenza dei fratelli Gentile, si basa su Mike Umeh, che trova una tripla allo scadere dei 24” che regala dopo lungo tempo il nuovo vantaggio esterno. Dopo il timeout obbligato dei veneti, il nigeriano trova la sua sesta tripla con una stupenda azione personale, Slaughter recupera palla e lancia Aradori che mette a segno il +8, prima che Daye trovi un missile di fronte alla panchina bianconera, per riprendersi dalla rottura prolungata (59-64 al 36’). Slaughter commette un fallo antisportivo su Daye che cambia l’inerzia della gara in maniera totale: Daye sigla i liberi e sulla rimessa successiva Haynes scocca una freccia dall’arco dei 3 punti che significa parità ristabilita in un amen. Il pubblico di casa, fino a quel momento abbastanza silente, diventa parte del match ma questo non influisce sulla freddezza di Lafayette che si beve Haynes e muove la retina col suo jumper dalla media, gli uomini in maglia granata non trovano la via del canestro mentre il semigancio in entrata di Aradori va a bersaglio perfettamente (64-68 al 38’). Watt ne mette due insinuandosi sotto le braccia protese di Slaughter, la Segafredo perde palla che non porta danno, poiché lo stesso Watt manda sul ferro due liberi. Slaughter sbaglia la schiacciata tonante su assist di Lafayette e questa volta Venezia trova il pareggio coi liberi di Tonut, Lafayette forza e sbaglia, ma Slaughter alla maniera della NFL intercetta un pallone meraviglioso su follia di Haynes. L’ultimo possesso lo gestisce alla grande Aradori che si incunea in una difesa lagunare che fa acqua e appoggia il piú facile dei layup. 6” al termine, azione complicata e ottima difesa bianconera, ma in qualche modo la palla arriva a Daye, che si svita da 3: il risultato é un canestro incredibile e favoloso che brucia la retina e le speranze di successo delle VuNere, facendo andare in delirio il palazzo e i tremila presenti. Restano 36 centesimi ma l’ultima chance non nasce neanche e vince Venezia, lasciando la bocca amarissima a tutto il popolo Virtus.

 

 

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Marco Tarozzi

Media Relations

Virtus Pallacanestro Bologna

 

Ramagli (Virtus): “A Venezia dovremo dare più del cento per cento”

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03/03/2018

Ramagli (Virtus): “A Venezia dovremo dare più del cento per cento”

Virtus Segafredo è pronta per il viaggio verso il Taliercio, la casa dei campioni d’Italia di Umana Reyer: domani sera, alle 20.30, andrà in scena la sfida numero 80 tra Venezia e Bologna, una “classica” della pallacanestro italiana. Coach De Raffaele, timoniere dei campioni d’Italia, si aspetta una gara molto fisica, in cui il controllo del ritmo diventerà fondamentale. Ed Alessandro Ramagli è in perfetta sintonia con questa analisi.

 

“Venezia, ha cambiato poco, ha sostituito Orelik con Austin Daye. E’ una squadra che conosciamo, è attrezzata per fare bene in due competizioni. In campionato resta fuori un americano, e domani vedremo a chi toccherà. Concordo con Walter, prevedo una gara fisica, ed entrambe le squadre dovranno ritrovare il ritmo dopo la sosta. La vittoria diventa sempre più importante: non ci sono Kim Basinger e Mickey Rourke, ma mancano nove settimane e mezzo, il che significa undici partite, alla fine della stagione regolare. Da costruire resta poco e si gioca per portare a casa i due punti, ognuno con il proprio obiettivo. A questo punto della stagione, non ci saranno più grandi cambiamenti strutturali, il campionato non può più attendere”.

 

 

 

“Le condizioni di Aradori? Pietro sta meglio, dal punto di vista muscolare è guarito, ma esce da un infortunio e non potrà essere al 100%. La partita ci dirà come sta, e per noi è un elemento di criticità. Su 19 partite, ne abbiamo giocate otto e mezza al completo, l’emergenza per noi non è un fattore nuovo. Durante la pausa, tuttavia, abbiamo lavorato parecchio, e devo dire grazie ai ragazzi dell’Under 18 che nella prima settimana ce l’hanno permesso, aiutandoci in palestra. Sono state due settimane parecchio complicate, ma lo sapevamo e non ci lamentiamo per questo”.

 

 

 

“Mi aspetto di vedere in campo la squadra che in campionato e in Coppa Italia, nelle ultime uscite, ha perso senza mai mollare, nonostante assenze di peso. Ci abbiamo sempre creduto. Poi, certo, siamo consapevoli di avere di fronte una squadra che sta in testa alla classifica con 14 vinte e 5 perse. Una squadra di altissimo livello, campione d’Italia in carica. Noi vogliamo essere competitivi, cercando di fare risultato”.

 

 

 

“Di Alessandro Gentile posso dire che da lunedì rientrerà nel totale controllo del nostro staff, avendo fatto parte del lavoro a Milano. Ci sono punti di domanda significativi sulla sua presenza contro l’Olimpia Milano, scopriremo negli ultimi giorni della prossima settimana se potrà esserci, ma ad oggi do una percentuale del 50%”.

 

 

 

“Le prime quattro della classifica sono in questo momento su un altro piano. Cosa bisogna fare per avvicinarci a loro? Intanto bisogna esserci tutti, perché al completo abbiamo dimostrato di essere competitivi. Negli ultimi cinquanta giorni ci siamo allenati tutti insieme quattro volte… Noi siamo in dieci, nove senior e un giocatore giovane a roster, è un dato di fatto e non un alibi, o una scusa. Non ci siamo mai tirati indietro, giocando sempre per vincere, anche se in certi casi la lunghezza del roster si è sentita, e del resto le prime quattro in classifica hanno anche questa forza, oltre ad essere in quella posizione per merito indiscusso. Ma noi abbiamo fatto questa scelta, la storia la conoscete e non ci interessa guardare indietro, il cambiamento è nel futuro e non nel passato. E si cambia cercando di dare il 101%, magari il 102% , anche per sopperire alle assenze”.

 

 

 

 

 

 

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Marco Tarozzi

Media Relations

Virtus Pallacanestro Bologna

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