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Volley

Pallavolo San Giorgio, la regia di Beatrice Erba per puntare in alto

"Ripartiamo dall'intesa collettiva per migliorarci ancora"

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16/09/2023

Tra le conferme in grado di garantire continuità tra la vecchia e la nuova stagione e costituire un perfetto anello di congiunzione tra le atlete rimaste e le new entry in casa Pallavolo San Giorgio c'è senza ombra di dubbio Beatrice Erba. La palleggiatrice lombarda fotografa il passaggio tra un campionato e l'altro: "L'ultimo campionato direi che è stato spettacolare. Purtroppo non siamo riusciti a fare l'ultimo grande passo per conquistare la categoria, ma abbiamo affrontato tantissime difficoltà lungo il percorso, tra cui un infortunio importante, è nonostante ciò (o forse anche grazie a questo) siamo riuscite ad amalgamarci sempre di più e a trovare quello spirito di squadra e quell'intesa dentro e fuori dal campo che ci ha permesso di arrivare in finale play-off. - esordisce la classe 2001 ai nostri microfoni - Cosa che, sinceramente, non so quanto si aspettavano accadesse. I margini di miglioramento piu evidenti sono stati nella fase muro/difesa e nella velocizzazione del gioco. Quest'anno, infatti, già da subito ci stiamo concentrando su quello che è mancato un po' di più la scorsa stagione, consapevoli però che il punto di partenza è un altro e che, poichè per la maggior parte siamo quelle dell'anno scorso, l'intesa a inizio anno in parte c'è già. Chiaramente c'è sempre molto da migliorare".

Una squadra giovane, con ulteriori margini di crescita, ma con elementi già di comprovata esperienza come la Erba pronte a fare da chioccia: "Sono passata dall'essere una delle più giovani ad essere, in meno di un paio danni, una delle più vecchie della squadra. Le più giovani hanno 3/4/5 anni meno di me. Sicuramente una giovanissima, 2006, già l'anno scorso ha avuto un percorso di miglioramento notevole e mi aspetto che sia così da parte di tutte anche quest'anno. Come mi rapporto con loro di sicuro non è come si rapporterebbe una con tanta esperienza, dato che anche io ho ancora tanto da lavorare e tana esperienza da fare. Perciò farò semplicemente quello che ho sempre fatto, cioè farle sentire parte della squadra, aiutare quando serve, sia dal punto di vista tecnico ma, siccome per quello c'è l'allenatore, soprattutto da quello caratteriale, per far sì che tutte siamo sulla stessa lunghezza d'onda".

Lo scorso anno ha rappresentato una svolta essendo il primo torneo slegato da incognite legate al Covid: "Il periodo di stop causato dalla pandemia è stato piuttosto strano, sia perchè ha interrotto quella che era la routine di allenamenti/partite/cene con la squadra, sia perchè, anche dopo che abbiamo ripreso (essendo il mio classificato come campionato nazionale ho potuto riprendere abbastanza presto), è stato strano vedere gli spalti vuoti e giocare le partite senza tifo. Secondo me è stato assolutamente giusto richiedere il tampone e il vaccino per gli atleti, principalmente per il semplice fatto che alcuni potevano rischiare di prendere il virus e soprattutto di passarlo a membri della famiglia a rischio. L'assenza di obblighi (ma già dall'anno scorso si è sentita la differenza) per me è stata importante, come dicevo prima, soprattutto riguardo al pubblico e al tifo, che per me è molto importante e parte integrante di uno sport, soprattutto di quelli di squadra. Poi chiaramente anche il non dover indossare la mascherina e il poter interrompere la routine del tampone è starai sicuramente bello".

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