Di Ufficio Stampa
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08/06/2025
Non poteva mancare, l'argomento di discussione di tanti, se non tutti, appassionati ed addetti ai lavori del nostro magico mondo del calcio regionale (e non solo): il Gioco dei Gironi!
Prima di tutto, come sempre, vi ricordo che:
- E' innanzitutto un gioco. I gironi li ufficializzerà la FIGC CRER al momento opportuno. Per cui evitate messaggi o telefonate al sottoscritto, e, soprattutto, in Federazione, esclamando "PERCHE' MI AVETE MESSO IN UN GIRONE PIUTTOSTO CHE UN ALTRO?", perchè tanto quelli ufficiali, usciranno, con ogni probabilità, tra fine luglio ed i primi di agosto, e devono essere approvati dopo un Consiglio Regionale apposito.
- Quelli che vedrete sono gironi indicativi, ipotizzati da chi ha scritto questo articolo, passibili di variazioni in corso d'opera, visto che, ad oggi, possono esserci ancora dei ripescaggi nelle categorie superiori, alcune società potrebbero ancora decidere di rinunciare al campionato, oppure di autodeclassarsi. O anche trovarsi qualche ex società professionistica a scombinare le carte.
Se avete fretta e non avete voglia di leggere CLICCATE QUI a vostro rischio e pericolo...
Come sempre, partiamo dal calcio professionistico che, soprattutto quest'anno, è in subbuglio per alcune situazioni che, con grande probabilità, coinvolgeranno anche l'attività dilettantistica emilianoromagnola.
In Serie A situazione molto serena, in quella cadetta un po' meno.
Un finale di campionato al cardiopalma quello della Serie B, non solo sul rettangolo verde, ma soprattutto fuori dal terreno di gioco, visto che, al momento, non si sono ancora disputati i play out.
Il verdetto del campo aveva sancito le retrocessioni di Cosenza, già penalizzato di quattro punti ad inizio stagione per irregolarità finanziare risalenti al precedente campionato, Cittadella, che saluta la cadetteria dopo nove stagioni consecutive, e, clamorosamente, per la prima volta nella sua storia, la Sampdoria, al termine di un'annata scriteriata, terminata nel peggiore dei modi, mentre ai play out si sarebbero affrontate Frosinone e Salernitana, neoretrocesse dalla Serie A, mentre l'altra, il Sassuolo, è ritornata immediatamente nella massima serie assieme a Pisa, che mancava da ben 34 anni, e Cremonese, che vi torna dopo due stagioni di purgatorio.
Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva il caso Brescia. La società lombarda viene deferita, su segnalazione della Co.Vi.So.C., assieme ai rispettivi legali rappresentanti e dirigenti per una serie di violazioni di natura amministrativa. Il presidente Massimo Cellino ed il consigliere delegato Edoardo Cellino, sono stati deferiti per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento (mancato rispetto della scadenza del 17 febbraio e di quella del 16 aprile per Irpef e Inps). La società invece per responsabilità diretta, a causa delle violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria.
Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Brescia con 4 punti di penalizzazione in questa stagione che, di conseguenza, vanno a riscrivere la classifica dell'ultima Serie B. Rondinelle retrocesse in C, più altri 4 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo camponato. Frosinone salvo, Salernitana che disputerà il play out contro la Sampdoria.
Dietro il caso del mancato pagamento dei crediti fiscali potrebbe esserci il mondo delle criptovalute. Massimo Cellino, presidente del Brescia, ma anche altre società – come il Trapani – si dichiarano vittime di una truffa da parte del "Gruppo Alfieri SPV Srl", una società guidata da Gianluca Alfieri, un giovane di 25 anni con diverse referenze risultate false. Tra queste, anche certificazioni che sembravano provenire da Bankitalia e una sede legale dichiarata in via Monte Napoleone a Milano che, però, non esiste. Alfieri avrebbe venduto crediti fiscali inesistenti, ricevendo i pagamenti su un conto intestato presso Finom, un'istituzione di moneta elettronica con sede a Cipro, autorizzata dalla banca centrale dei Paesi Bassi. Secondo un'inchiesta del settimanale L'Espresso, tutto è iniziato poco prima della scadenza degli obblighi fiscali. Il 17 febbraio 2025, il direttore amministrativo del Brescia, Luigi Micheli, si dimette. Lo stesso giorno, il club acquista da Alfieri 1,47 milioni di euro in crediti fiscali, per coprire le spese dei mesi precedenti. In totale, il Brescia sottoscrive cinque contratti per un valore di circa 2 milioni di euro, ma con uno sconto del 23%: in pratica, paga circa 1,57 milioni. Secondo i documenti dello studio legale Tonucci, il club ha pagato regolarmente le fatture: in parte tramite un conto Finom, in parte su un conto gestito da un notaio della provincia di Rovigo. Il sistema dei crediti fiscali – soprattutto quelli legati ai bonus introdotti dal governo Conte dopo la pandemia – ha permesso a molte aziende di scambiare documenti contabili che, però, in certi casi nascondevano vere e proprie frodi. È quanto sarebbe accaduto al Brescia. Alfieri ha caricato nel cassetto fiscale del club crediti che in realtà non esistevano, legati a cinque sue società clienti. Il 19 maggio, poco prima di sparire, Alfieri informa la società che la risarcirà appena la notaia Kinga Caruso, con studio a Tarnów in Polonia, riceverà i fondi da parte delle società e degli intermediari coinvolti. Tra settembre 2024 e febbraio 2025, ben nove squadre professionistiche italiane hanno usato lo strumento dei crediti fiscali per pagare tasse Irpef e contributi Inps. Mentre la giustizia ordinaria e la Guardia di Finanza dovranno accertare ogni dettaglio, la Giustizia Sportiva invece non poteva aspettare.
Concludendo, tornando al calcio giocato, si attende la sfida play out, andata e ritorno, tra Sampdoria e Salernitana, con i campani avvantaggiati dalla miglior classifica, per sancire l'ultima retrocessa in Serie C.
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