Pazzesca vittoria del Faenza che ribalta un 3-0 e s’impone in trasferta 3-4
Pirotecnico e clamoroso match tra Sanvitese e Faenza, che per lo sviluppo del risultato rimarrà tra i ricordi più esaltanti di giocatori e tifosi manfredi: i padroni di casa infatti al 5’ del secondo tempo erano in vantaggio per 3-0 ma i 2003 biancoazzurri con una prestazione di carattere incredibile sono stati in grado di capovolgere l’esito della gara andando alla fine a vincere 3-4.
Gara che inizia con un’iniziale supremazia faentina e per 15 minuti si gioca ad una porta sola con la Sanvitese però pericolosa di rimessa e a causa di un primo erroraccio difensivo ospite -pallone che sfugge sotto alla suola del centrale difensivo liberando solitaria la punta- passa in vantaggio. E’ una botta pesante per il morale del Faenza che perde la trebisonda e ne combina di tutti i colori, attacco scombussolato, centrocampo incapace di tessere gioco, difesa che traballa; la conseguenza è un logico 2-0 grazie ad un tiro da 30 metri che coglie il portiere colpevolmente troppo fuori dai pali e lo fulmina. Si va negli spogliatoi ed i vetri tremano per il fragore con cui mister Fabbri richiama tutti a svegliarsi da un torpore incomprensibile, ma l’andazzo nei primi minuti della ripresa non cambia e su calcio d’angolo si deve registrare un’altra legnata dopo nemmeno 5’ di gioco con un colpo di testa battuto senza nemmeno dover saltare, con tutta la difesa ospite rimasta a guardare. 3-0 e a quel punto ci si aspetta una goleada. Ma il calcio è il gioco più bello del mondo ed è a questo punto che suona la sveglia dell’orgoglio nei ragazzi che iniziano finalmente a giocare a pallone. Al decimo della ripresa c’è il primo squillo di tromba con Bousselham bravissimo a scendere fino alla linea di fondo avversaria, saltare il proprio avversario diretto e servire un assist al bacio a Bagnolini che, liberatosi in mezzo all’area, con freddezza e precisione insacca. La palla raccolta al volo e subito riportata a centrocampo testimonia la grande voglia di riscossa della squadra e poco dopo su assist di un funambolico Assirelli è Pesiri (al rientro in campo dopo un mese d’inattività forzata causa intervento chirurgico) che segna il personalissimo 46° centro di stagione. Gara completamente riaperta, tutti iniziano a giocare al meglio con la Sanvitese tutt’altro che simile ad un pugile suonato dall’uno/due subito. I riminesi infatti ripartono all’attacco ma a parte due traverse (sulla seconda determinante la deviazione di Naldoni) vengono contenuti da una difesa, rinforzata da un Gentilini in ‘botta’, più attenta e brava a respingere ogni assalto. Corre il 25’ ed arriva l’inossidabile Pesiri che si smarca bene e con un tiro lemme-lemme ma precisissimo insacca la rete del pareggio. Non basta, i leoni biancoazzurri al 33’ completano il capolavoro sempre grazie a Pesiri che con una rete fotocopia sigla l’ennesima tripletta, e porta in paradiso il Faenza.
Recuperare tre gol e vincere 4-3 è un sogno proibito di molti giocatori e tifoserie, risultato che con tale insolita modalità si verifica ad esempio nella massima serie italiana non più di una volta ogni 2-3 anni.
Con questa romanzesca vittoria il Faenza rimane in piena corsa per il passaggio agli ottavi alle spalle del Forlì schiacciasassi. Domenica prossima al ‘Bruno Neri’ sfida diretta per la seconda piazza con un temibile Riccione, altra squadra (sono ben 4 in un raggruppamento di ferro) che ha vinto il proprio girone autunnale.
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